lunedì 17 agosto 2009

Transiberiana Diario di bordo - puntata tre


Finalmente un viaggio che ci permette di passare una mattina in treno e di non scendere all’alba. Infatti dormiamo quasi 12 ore, anche se i posti sono quelli in alto nel corridoio, quindi i più stretti. Il Vagone però è particolarmente bello e pulito, pur essendo la terza classe. Addirittura ad un certo punto il tappeto del corridoio viene pulito con l’aspirapolvere dalla “provodnitsa”, la responsabile del vagone e di tutti i servizi per i passeggeri. Ci facciamo un bel thè caldo prendendo l’acqua dal Samovar che c’è su ogni vagone; siamo poi invitati a giocare a carte da un alcolizzato che tenta inutilmente sia di insegnarci un gioco russo, sia di offrici qualche bel bicchiere di vodka come colazione. Ad un certo punto tenta anche di parlarmi per 10 minuti di qualcosa che credo abbia a che fare con la letteratura e con la politica (tra le poche parole che ho capito c’erano Puskin e Stalin…). Gli altri russi sul vagone spesso passavano facendo delle espressioni e dei segni come per dirci che non sono tutti così gli abitanti di queste terre, che lui è così perché è pieno di vodka fin sopra i capelli. Siamo gli unici stranieri sul vagone, e molti russi sono contenti e orgogliosi che qualcuno venga da così lontano per visitare le loro terre, e ci tengono a fare bella figura. Dopo il pranzo a base di pane e salame (italiano questa volta!), abbiamo ancora un paio d’ore prima di arrivare a Novosibisk, la capitale della Siberia, da dedicare chi al riposo e chi alle letture, naturalmente con un occhio sempre al finestrino per ammirare i bellissimi paesaggi. Le betulle sono sempre più rade e spezzate dal gelo e la tundra siberiana è sempre più costellata di laghetti e paludi. I villaggi e le case sono sempre meno frequenti, e l’immenso cielo che si perde lontano all’orizzonte non manca di ricordarci non solo la grandezza e la calma di questa “terra che dorme” (questo significa Siberia), ma anche il nostro essere piccoli e insignificante nella grandezza di questo pianeta ed in particolare di questo continente asiatico che stiamo attraversando.

Tra poco saremo arrivati a Novisibirsk, a 5 ore di fuso dall’Italia e 3 da Mosca (come ci ricorda anche l’orologio presente sul vagone); compreremo il biglietto per Iskurks e poi cercheremo di passare una notte in albergo, perché dopo 3 giorni senza la possibilità di farsi una doccia e di lavarsi, iniziamo ad avere pietà dei nostri compagni di viaggio!

Nessun commento: